Il primo colloquio
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Il primo colloquio è gratuito.
Mi permette di meglio comprendere i motivi per cui la persona arriva alla consultazione e dare maggiori informazioni sul lavoro che svolgo. E’ un momento di prima conoscenza reciproca.
In un clima accogliente e non giudicante, la persona ha la possibilità di raccontare i motivi che l’hanno portata a chiedere il colloquio.
Il terapeuta, attraverso l’ascolto e l’uso di domande mirate, raccoglie una serie di informazioni che gli permetteranno di avere un quadro più chiaro della situazione, comprendere e definire la richiesta che la persona porta, avere un’idea più precisa delle aree problematiche e delle risorse, delle aspettative e della motivazione della persona a intraprendere un percorso di terapia.
Il primo colloquio è anche il momento in cui il terapeuta si presenta: fornisce alcune informazioni relative al setting (orari, frequenza, costo delle sedute), al lavoro terapeutico, alle personali competenze professionali e all’ approccio terapeutico di riferimento, nel mio caso l’Analisi Transazionale.
Al termine del primo colloquio si deciderà se proseguire o meno il lavoro.
Qualora lo ritenesse opportuno, il terapeuta potrà indicare alla persona il nominativo di un collega, sulla base della specifica problematica individuata e delle diverse competenze professionali.
E’ importante inoltre che la persona si senta a proprio agio in presenza del terapeuta, o almeno, non eccessivamente a disagio.
Certo non si può parlare ancora di fiducia (che si costruisce nel tempo) nei confronti di un professionista che, per quanto competente e preparato, incontriamo per la prima volta, ma è importante che in sua presenza la persona si senta libera di poter esprimere le proprie emozioni, pensieri e le difficoltà che l’hanno portata a chiedere il colloquio. E’ dunque importante non ignorare le sensazioni di eccessivo disagio, non favorirebbero il lavoro insieme. |
La psicoterapia
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Concordato l’inizio del lavoro, nei primi incontri verranno approfondite le informazioni emerse nel primo colloquio, la storia della persona e del disagio che porta, lo scopo è quello di chiarire e decidere un “contratto di terapia”, cioè l’obiettivo di terapia che terapeuta e paziente si impegneranno a raggiungere lavorando insieme, il terapeuta portando le sue competenze e professionalità, il paziente la sua motivazione al lavoro in psicoterapia e la sua storia.
Lo psicoterapeuta non dà soluzioni, non decide al posto dell’altro, le soluzioni sarebbero adatte a lui e non alla persona che ha di fronte. Mette invece a disposizione la sua preparazione, la sua formazione, la sua competenza per aiutare la persona a capire i motivi del proprio disagio e a trovare le proprie soluzioni.
I percorsi di psicoterapia hanno una durata variabile, questo dipende dall’intensità o gravità del disagio, dai tempi interni della persona e dagli obiettivi che psicoterapeuta e paziente concordano all’inizio della terapia.
Pur centrato su un obiettivo specifico concordato tra terapeuta e paziente, il percorso di psicoterapia può diventare un percorso di crescita personale che porta alla ri-scoperta delle proprie risorse e potenzialità, che permette di migliorare il rapporto con se stessi, la propria autostima e il rapporto con gli altri, lavorando sulla propria storia, mettendo in discussione convinzioni limitanti e non più attuali, scoprendo nuove modalità di pensiero, azione e comunicazione, formulando nuove decisioni su se stessi, la vita, la relazione con gli altri.
Da ciò che vedo ogni giorno nel corso del mio lavoro,
ogni persona è straordinaria e ogni percorso è unico …. |
Chi è lo psicoterapeuta?
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CHE DIFFERENZA C’E’ TRA PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA, PSICOANALISTA E PSICHIATRA?
LO PSICOLOGO
Per poter conseguire il titolo di Psicologo è necessario essere laureati in psicologia e, dopo un tirocinio della durata di un anno, aver sostenuto e superato l’Esame di Stato che permette l’abilitazione alla professione. Infine, essere iscritto all’Ordine degli Psicologi della propria regione di appartenenza.
Lo psicologo può svolgere consulenze psicologiche e di sostegno, diagnosi tramite la somministrazione di test, attività di abilitazione- rialibitazione, ricerca e didattica.
Gli interventi che può fare lo Psicologo non devono configurarsi come terapia, poiché essa richiede il titolo di Psicoterapeuta. Non può prescrivere farmaci perché non è un medico.
LO PSICOTERAPEUTA
Lo psicoterapeuta, è uno psicologo che ha conseguito una specializzazione post-universitaria di almeno 4 anni in Psicoterapia, presso scuole di specializzazione universitarie o istituti privati riconosciuti dal M.I.U.R.
Rispetto allo psicologo, lo psicoterapeuta possiede in più gli strumenti e le tecniche per intervenire sul problema e per svolgere attività di cura. L'attività dello psicoterapeuta va quindi più in profondità rispetto a quella dello psicologo, e permette di agire direttamente sui disagi della persona attraverso l'utilizzo di tecniche che variano a seconda della teoria di riferimento del professionista stesso.
Le teorie di riferimento sono diverse e molteplici, ad es., la teoria cognitivo-comportamentale, quella psicoanalitica, quella sistemico-familiare, quella analitico-transazionale, etc., etc.
Lo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci.
LO PSICOANALISTA
Lo psicanalista è uno psicoterapeuta che ha scelto come teoria di riferimento la psicanalisi di Freud e dei suoi successori.
LO PSICHIATRA
Lo psichiatra è un laureato in medicina che ha intrapreso successivamente la specializzazione in psichiatria. Lo psichiatra non è psicologo né psicoterapeuta, a meno che non abbia conseguito i relativi titoli. Essendo un medico, ha competenza per prescrivere farmaci. Questo gli permette di intervenire sui disturbi psichici dal punto di vista farmacologico.
L’intervento dello psicoterapeuta non esclude quello dello psichiatra e viceversa.
Quando il tipo di sintomi e l’intensità degli stessi richiedono l’utilizzo di farmaci, avviene spesso che lo psicoterapeuta e lo psichiatra collaborino assieme fornendo contemporaneamente il loro supporto e ottenendo spesso risultati migliori rispetto a quelli che si avrebbero attraverso il solo utilizzo di uno dei due approcci. |
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